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sabato 14 agosto 2010

FESTA DELL'ASSUNTA

Gran parte delle chiese d'oriente e d'occidente attorno alla metà di agosto fanno memoria del transito al cielo della vergine Maria, madre del Signore. L'origine di questa festa è assai remota. In alcuni lezionari armeni di Gerusalemme è attestata al 15 di agosto una celebrazione di Maria Theotókos, sorta nel V secolo, probabilmente a seguito del concilio di Efeso del 431.

La festa della «dormizione» (koímesis) di Maria fu imposta invece alla fine del VI secolo dall'imperatore Maurizio a tutto l'impero bizantino. In occidente essa giunse qualche decennio più tardi, e dall'VIII secolo assunse il nome di «assunzione» (assumptio) della beata vergine Maria.
Negli apocrifi si racconta la morte di Maria attorniata dagli apostoli, e si narra la sua successiva apparizione ad essi mentre stanno celebrando la cena del Signore. Questi racconti, uniti al fatto che mai nella storia è stata rinvenuta una reliquia certa del corpo di Maria, hanno fortemente influenzato la tradizione popolare e l'iconografia religiosa, e hanno portato la chiesa a cogliere l'esito finale della vita terrena di Maria alla luce della vittoria di Cristo sulla morte. Eccezion fatta per la chiesa copta, che ricorda in due date differenti la morte e l'assunzione della Vergine, le chiese cristiane non si sono pronunciate nell'antichità riguardo alla sua morte. Nella chiesa cattolica, il 1° novembre 1950, si è giunti a proclamare come dogma l'elevazione alla gloria celeste, in anima e corpo, di Maria. Altre chiese, che pure non avvertono la necessità di una simile definizione dogmatica, celebrano nel transito al cielo della madre del Signore la speranza nella resurrezione finale di ogni carne, anticipata profeticamente nella parabola terrena di colei che è figura della Gerusalemme celeste.