Cerca nel blog

giovedì 28 aprile 2011

27 Aprile 2011. Padre Arturo è salito alla Casa del Padre








Ritratto di Ranieri Bottai



Un grandissimo dolore alla notizia, sono molto affezionato, con

tutta la mia famiglia, a P. Arturo.

Con la Sua quasi impercettibile presenza, non di fatto anzi, ma

per il modo molto cortese, sommesso, timido, ma forte e preciso

sempre ben disposto al colloquio, al consiglio, alla conoscenza

profonda e spirituale della parola di Nostro Signore e del

prossimo.

Ha sempre chiesto il nostro aiuto, il nosro apporto per la

conduzione della nostra Parrocchia, fino quasi a mettersi in

secondo piano, ma sempre con un a parola precisa e delicata

quanto basta per non rischiare di offendere o impermalire

qualsiasi persona che gli stava accanto, e che lo aiutava .

Ecco, forse, proprio in questa Sua caratteristica,

quella di esserci e non sopraffare gli altri, possiamo ricordarlo

con affetto, consolati dal ricordo di averlo avuto tra Noi.

Ciao Arturo, grazie di esserci stato anche nei momenti più brutti,

e di averci ricordati nelle Tue preghiere.

Adesso saremo Noi a ricordarti sempre nelle nostre Preghiere....





giovedì 21 aprile 2011

La Speranza

Le Quattro candele.


Quattro candele, bruciando, si consumavano lentamente. Il luogo era talmente silenzioso, che si poteva ascoltare la loro conversazione......
La prima diceva: " io sono la Pace, ma gli uomini non riescono a mantenermi accesa: penso proprio che non mi resti altro da fare che spegnermi!" Così fu, e a poco a poco, la candela si lasciò spegnere completamente.
La seconda diceva:" Io sono la  Fede; purtroppo non servo a nulla. gli uomini non ne vogliono sapere di me, e per questo motivo non ha senso che io resti accesa. Gli uomini non ne vogliono sapere di me, e per questo motivo non ha senso che io resti acceso." Appena ebbe terminato di parlare una leggera brezza soffiò su di Lei e la spense.
Triste Triste, la terza candela, a sua volta disse: "Io sono l'Amore; non ho la forza per continuare a rimanere accesa. Gli uomini non mi considerano e non comprendono la mia importanza. Essi odiano perfino coloro che più li amano, i loro familiari." E senza attendere oltre, la candela si lascià spegnere. In quel momento un bimbo entrò nella stanza e vide le tre candele spente. Impaurito per la semioscurità disse: " Ma cosa fate! Voi dovete rimanere accese, io ho paura del Buio!" . E così dicendo scoppio in lacrime. Allora la quarta candela impietositasi disse: " Non temere, non piangere: finchè io sarò accesa, potremo sempre riaccendere le altre tre candele. Io sono la Speranza.". Con gli occhi lucidi e gonfi di  lacrime, il bimbo prese la candela della Speranza e riaccese tutte le altre.